Ieri sera prima del consueto ritrovo per l'allenamento si è verificato un fatto che lascerà strascichi polemici. Al raduno mancava Mizio (che aveva già avvertito la società della sua assenza per motivi familiari), il coach era visibilmente contrariato dall'assenza del forte difensore in quanto, così, non poteva provare in allenamento il suo nuovo credo.
PJ ha chiamato il mister da una parte e gli ha rivelato le motivazioni dell'assenza di Mizio. Pare gli abbia detto: "Stasera Mizio non viene perchè deve stare con la moglie". Alchè il coach è andato su tutte le furie, ha cominciato a prendere a calci i colonnini e la borsa di Kurchavy. Non appagato ha telefonato in sede e si è preso a male parole col Presidente, reo, secondo lui, di lasciare troppa libertà ai giocatori.
Stamani mattina, alle 9:30, ha convocato una conferenza stampa. Ecco il sunto delle sue esternazioni.
"In questa squadra c'è gente che non rispetta i dettami della direzione tecnica. Non più tardi di tre giorni fa avevo detto che i miei giocatori dovevano praticare un'astinenza totale fino alla fine del torneo. Nessuno mi ascolta. Ma da Mizio non me lo sarei mai aspettato. Ha preferito lo Yin allo Yang. Lui ha fatto la sua scelta, io farò la mia. Vi comunico, fin da ora, che il giocatore è fuori rosa. A seguito della vicenda mi aspetto provvedimenti economici da parte della società. Colgo l'occasione per ringraziare il bravo PJ per avermi messo al corrente della situazione. Persone e giocatori come lui valorizzano il lavoro di un uomo. Ultimamente PJ è stato poco impiegato ma, dalla prossima partita, sarà titolare inamovibile dei TMC. Mizio riguadagnerà il suo posto in squadra solo lavorando il triplo degli altri e praticando almeno 6 mesi di digiuno sessuale. Qui ognuno fa come gli pare e poi pago sempre io per tutti".
Abbiamo cercato di contattare Mizio al cellulare ma è irrangiungibile. Speravamo in una replica da parte del giocatore. Per ora tutto tace.
Anche la società è rimasta spiazzata dall'uscita del coach. Il Presidente è stato lapidario:
"Se provvedimenti ci saranno, saranno a carico del signor Agnello. Nessuno, e dico nessuno, si può permettere di prendere iniziative del genere senza avermi prima interpellato. Intanto mercoledì, contro la Dinamo, lo diffido dal presentarsi. Poi vedremo".
Non c'è pace per questa squadra.
PJ, contattato telefonicamente, ha fatto parlare il suo procuratore Pallavicino:
"Il mio assistito si è comportato secondo il codice etico e morale voluto dall' esimio coach Agnello. Ha fatto bene a metterlo al corrente della scarsa professionalità di Mizio. Questo mondo è una giungla e dobbiamo vivere secondo le sue regole: mors tua vita mea".
Rimaniamo in attesa degli sviluppi.
Xavier Jacobelli
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