I This Mortal Coil sono un'Associazione Sportiva Dilettantistica che si regge sui propri esigui mezzi finanziari. Nel tempo diversi sponsor si sono succeduti nelle magliette delle Furie Rosse. I più importanti sono stati: MARIO HAIR ART, ITALTEX, FITOBOX e ECOAGRI. Dal 2008 proveremo a fare il salto di "qualità". Lo Stato ci ha dato la possibilità di poter avere il "5 per mille" come associazione sportiva dilettantistica affiliata al CONI. Perchè non approfittare di questa opportunità?

mercoledì 11 aprile 2007

LEGGENDARI


Una serata fresca. Una serata giusta per entrare nella leggenda. Allo Snoopy's stadium si affrontano il Valdambra e le Furie Rosse. Sulle tribune è uno spettacolo di colori. I tifosi dei TMC sono numerosissimi e i vessilli rossi invadono i 3/4 dello stadio. E' una bolgia.

Le Furie Rosse devono fare a meno (oltre ai soliti infortunati cronici) anche di Pitton, Piccarozzi e PJ Leprai. Formazione ridisegnata dal coach che schiera Brusone in porta, Bandana e Bazza sulla linea difensiva e Tom Tom Ruslan in coppia con Salis davanti. Gonghi si accomoda in panchina.

La partenza è al fulmicotone: 2 minuti e le Furie Rosse sono avanti. Splendida azione del bomber tascabile Salis sulla destra, uomo saltato e palla scaricata al set opposto: golazoooooo!

Neanche il tempo di rifiatare che i TMC hanno altre due occasioni da rete abbasstanza limpide (ancora Salis e poi Kurchavy) fallite malamente. Non c'è soluzione di continuità: le Furie Rosse sono assatanate. Dopo qualche minuto Kurchavy realizza il perentorio 2 a0 a coronamento di una bella azione collettiva. La Valdambra, terza in classifica, non riesce a superare la metà campo.

La partita, però, non può continuare su questi ritmi ed infatti le Furie Rosse arretrano leggermente il baricentro del gioco ed il Valdambra prova a reagire.

Il primo tiro degli azzurri è una staffilata dal limite che viene, miracolosamente, deviata da Brusone. Il Valdambra alza il pressing e comincia a far pesare la propria potenza. I TMC entrano in sofferenza e subiscono due reti su altrettanti disimpegni errati della difesa. 2 a 2. Tutto da rifare. Il primo tempo finisce senza ulteriori sussulti.

Ad inizio ripresa si registra un predominio territoriale del Valdambra senza, però, che si creino particolari pericoli per la porta di Brusone. Al 10° minuto la svolta. Punizione tre metri fuori area per il Valdambra. Sulla palla il capitano degli azzurri (uno specialista). Palla sopra la barriera e gol del 3 a 2. Sembra finita per le Furie Rosse. Il coach dalla panchina comincia ad urlare: "Gli occhi della tigre! Gli occhi della tigre!". E' il loro grido di battaglia. Cuore, forza e determinazione si impossessano degli aretini che vogliono la leggenda. Da questo momento in poi in campo si registra la presenza di una sola squadra: le Furie Rosse. Brusone blinda la sua porta, Bazza, Bandana e Gonghi erigono un muro davanti alla difesa, Salis diventa imprendibile e Tom Tom Ruslan comincia a bombardare la porta avversaria con missili terra aria da ogni posizione del campo. La conseguenza è il pareggio (Kurchavy), il vantaggio (Salis) e la rete della sicurezza (Bandana). Il Valdambra non riesce più ad opporre una valida resistenza e, come un pugile costretto all'angolo, cade, pesantemente, sotto i colpi degli UOMINI CHE FECERO LA LEGGENDA.

Il fischio finale arriva come una liberazione per il Valdambra, finalmente possono tornare negli spogliatoi a leccarsi le ferite.

Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. E ieri sera le Furie Rosse hanno dimostrato, un'altra volta, che "impossible is nothing".

Grandi, grandissimi, immensi. Sudore, fatica ed attaccamento alla maglia questi gli ingredienti che hanno fatto entrare un manipolo di uomini nella leggenda.

Grazie ragazzi, grazie ancora per l'immensa emozione che avete fatto provare ai vostri tifosi.


Xavier Jacobelli

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